Incisione e stampa: un approfondimento
Stampa e matrice
In ambito grafico la stampa è l’operazione manuale o meccanica che consente al foglio di carta di “catturare” l’inchiostro depositato sulla matrice, che è il supporto su cui viene realizzata l’immagine. Per “stampa” si intende anche il foglio di carta sul quale è impressa l’immagine.
Da una matrice si può ottenere una quantità variabile di stampe in relazione al materiale e alle tecniche di esecuzione della matrice.
Tecniche grafiche tradizionali e modalità di stampa
Le tre famiglie di tecniche grafiche tradizionali usate per realizzare una matrice adatta alla stampa sono le seguenti:
1. Xilografia: disegno su legno intagliato in rilievo, tecnica antichissima di origine orientale che si diffonde in Europa a partire del XIV secolo.
1. Calcografia: disegno su metallo (comunemente rame o zinco), inciso in incavo, le cui origini risalgono all’Europa del XV secolo.
1. Litografia: disegno su pietra. Utilizzata diffusamente a parte dal XVIII secolo.
Le tecniche di stampa delle matrici sono differenti a seconda del tipo di matrice:
1. Stampa a rilievo: tipica della xilografia. Si stampano le zone non incise della superficie della matrice, mentre le zone incise non vengono inchiostrate.
1. Stampa in incavo: tipica della calcografia. Si stampano le zone incise della matrice, all’opposto della xilografia.
1. Stampa in piano: tipica della litografia. Le aree stampanti e quelle non stampanti sono sullo stesso livello. Le zone stampanti raccolgono inchiostro mentre quello non stampanti lo respingono.
Il supporto per la stampa: la carta
La carta è il supporto più usato per le immagini stampate. Per la stampa calcografica la carta migliore è di fibre di cotone; prima dell’operazione di stampa la carta viene bagnata per avere una maggiore elasticità e catturare meglio l’inchiostro. Nel caso della xilografia e della litografia la carta non deve essere umida e non è necessario che sia particolarmente elastica.
Come funzionano le tecniche grafiche tradizionali
La xilografia è una tecnica di incisione a rilievo in origine utilizzata per decorare le stoffe.
Le fasi esecutive sono le seguenti:
1. Si realizza un disegno
1. Si trasporta il disegno su una tavoletta di legno
1. Si intaglia la tavoletta attorno al disegno generalmente con delle sgorbie (degli scalpelli speciali che, scavando, eliminano le zone della matrice che non devono essere inchiostrate)
1. La matrice con il disegno intagliato viene ricoperta da un velo d’inchiostro per mezzo di un rullo o di un tampone.
1. Si stampa esercitando una pressione uniforme e moderata sul foglio di carta appoggiato sulla matrice inchiostrata: in questo modo la tinta depositata sulla superficie della matrice passerà sul foglio restituendo l’immagine.
La calcografia è una tecnica di incisione in incavo realizzata su lastre metalliche, generalmente di rame o di zinco. Si suddivide in: incisione diretta o indiretta.
Tra le più utilizzate di tipo diretto c’è il bulino, in cui il disegno viene inciso su una lastra di metallo, ad incavo, con uno strumento, il bulino appunto, proprio anche del mondo dell’oreficeria e formato da una barra di acciaio a sezione triangolare o quadrangolare, con un manico di legno che va impugnato nel palmo della mano.
Le diverse fasi esecutive sono le seguenti:
1. il disegno viene riportato sulla lastra di metallo
1. l’incisore poggia la lastra su un cuscino di cuoio per farla ruotare, mentre con il bulino incide il disegno creando dei solchi che risultano più o meno profondi in base alla pressione della mano. Dalla differente profondità e larghezza degli incavi dipende la quantità di inchiostro che si deposita al loro interno.
1. la matrice viene inchiostrata con un tampone o con una spatola che spingono l’inchiostro nei segni; successivamente si procede alla pulitura, operazione necessaria per togliere l’inchiostro in eccesso.
1. Si stampa con la forte pressione del torchio calcografico, che permette il trasferimento dell’inchiostro dalla matrice al foglio.
Tra le tecniche di tipo indiretto, la più utilizzata è l’acquaforte in cui la matrice viene incisa mediante la corrosione di un acido.
Le fasi esecutive sono le seguenti:
1. si prepara la lastra stendendo sulla superficie una vernice o una cera acido-resistente (che rende il metallo della lastra impermeabile all’azione delle sostanze corrosive)
1. si riporta il disegno sulla matrice
1. si usa una punta per tracciare il disegno graffiando la vernice dalla lastra in corrispondenza del disegno
1. si passa alla morsura (corrosione dell’acido sulla matrice) immergendo la lastra in un acido (anticamente chiamato aquafortis) che corrode soltanto le parti e i segni non coperti dalla vernice
1. si procede con l’inchiostrazione e la pulitura
1. si stampa con il torchio calcografico
La litografia è una tecnica con la quale si disegna sulla pietra in piano (senza incidere). Questa particolare tecnica di stampa è possibile grazie al principio della idrorepellenza (il rifiuto dell’acqua da parte dell’olio delle sostanze grasse), che non permette l’adesione tra acqua e inchiostro grasso ma solo quella tra sostanze grasse, come l’inchiostro litografico usato per disegnare e l’inchiostro usato per stampare.
Le cui fasi esecutive sono le seguenti:
1. Con matita o inchiostri grassi specifici per la litografia si esegue il disegno sulla matrice, fatta di una pietra calcarea particolare.
1. Tramite appositi materiali si “stabilizza” il disegno sulla pietra e se ne modifica la ricettività in modo che le zone non disegnate attraggano l’acqua e quelle disegnate attirino l’inchiostro di stampa, a base grassa.
1. La superficie della pietra viene poi completamente bagnata con una soluzione acquosa, che si deposita sulle parti dove non c’è il disegno.
1. Si stende con un rullo l’inchiostro per stampare, a base grassa: questo va ad aderire soltanto sulle parti disegnate e non su quelle bagnate, che rimangono prive di inchiostro
1. Si stampa infine con il torchio litografico