Le matrici del Fondo Romero nella Calcoteca dell’Istituto centrale per la grafica

 

Sono state pubblicate sulla banca dati on-line dell’Istituto le 714 matrici relative all’eccezionale donativo (1986) disposto da Renzo Romero, fondatore a Roma della stamperia che ha costituito “un centro per le esperienze incisiorie più sofisticate oltre a rappresentare un punto di coagulo della ricerca astratta italiana per oltre un ventennio” (Federica Di Castro, La linea astratta dell’incisione italiana, Electa, Milano 1989).

La eterogeneità dei materiali impiegati per la realizzazione delle matrici – non solo rame, ma zinco, piombo, acciaio e in un caso perfino cartone (Consagra) – unitamente alla varietà dei procedimenti tecnici messi in atto dagli artisti, che oltre all’acquaforte e all’acquatinta per le campiture a colori, utilizzano scalpello, punzone e altri strumenti di incisione diretta, documentano il modus operandi di quel laboratorio creativo che ha segnato il percorso della grafica a stampa – non figurativa e prevalentemente a colori – in Italia dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta.
Tra i nomi degli incisori spiccano quelli dei più rappresentativi artisti italiani del secondo dopoguerra, dagli anni della crescita industriale del paese al mito della tecnologia emergente, gravitanti attorno alla rivista “Civiltà delle macchine” fondata da Leonardo Sinisgalli: Carla Accardi, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Pietro Consagra, Antonio Corpora, Piero Dorazio, Umberto Mastroianni, Fausto Melotti, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mario Radice, Toti Scialoja, Giulio Turcato.

Consulta la serie completa su www.calcografica.it.

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