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Il Genio di Salvator Rosa
Salvator Rosa (Napoli 1615 – Roma 1673)
Il Genio di Salvator Rosa
1662
acquaforte su rame con ritocchi a puntasecca
473 x 282 mm
VIC 747h
L’opera è densa di significati allegorici e filosofici. Il Genio dell’artista, nudo e con una corona d’alloro, è circondato dalle personificazioni delle arti e dei valori che lo ispirano: alle sue spalle la Libertà; di fronte la Sincerità cui dona il suo cuore, e la Pittura, citazione letterale della figura femminile in ginocchio nella Trasfigurazione di Raffaello. È un esempio tra i più rappresentativi dell’incisione del Seicento, il secolo dell’acquaforte. Si conservano nel Fondo Corsini dell’Istituto anche il disegno preparatorio realizzato a matita nera e sanguigna con ritocchi a biacca, e un esemplare della stampa. Le tre opere illustrano il processo di riproduzione dell’immagine: dall’idea fissata nel disegno si giunge alla stampa, attraverso la matrice generatrice di multipli. La lastra fu acquistata dalla Calcografia Camerale nel 1788.