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Enzo Cucchi-Eroé
Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona 1949)
Eroé
2003
cassa di legno con quattordici mattoni di San Donato di Castelli
stampati con serigrafia, pochoir e altre tecniche (otto soggetti)
300 x 150 x 500 mm, esemplare 30/30
ICG 53921 – OM C225 1-8
La singolare cartella di grafica Eroé raccoglie 14 mattoni non cotti di San Donato di Castelli sui quali Enzo Cucchi fa dialogare pratiche artistiche differenti per esternare la propria interiorità. Esponente, tra i più originali e visionari, della Transavanguardia e del ritorno al figurativo, Cucchi, con un segno quasi espressionista mitigato da cromie più equilibrate, racconta, in otto eposodi, le gesta di un uomo. Storia e leggenda, memoria collettiva e memoria privata si fondono insieme per proporre un universo simbolico e onirico entro cui far muovere l’eroe della storia. Un uomo, rappresentato con segni elementari ed essenziali, che agisce tra i rami degli alberi abitati da volatili e che al termine della storia si trova al cospetto di un gigante addormentato che si sta risvegliando in quel momento. L’elemento grafico ricorrente in tutti gli otto episodi e caratteristico dell’iconografia di Cucchi è il teschio umano che in questo caso, spogliato di qualsiasi simbologia horror, in quanto sede del cervello umano e quindi fulcro di creatività e intuizione, è l’unica arma a disposizione dell’eroe e simboleggia la vittoria dello spirito sul corpo.