Nel 1895 52 preziosi volumi contenenti ca. 6.400 disegni tra ‘500 e ‘700, di proprietà dell’Accademia dei Lincei e provenienti dalla collezione del principe Tommaso Corsini, vennero depositati-con una cospicua parte della relativa collezione di incisioni- nel nuovo Gabinetto Nazionale delle Stampe (I volumi: la storia). Nel secolo scorso i responsabili e gli studiosi coinvolti nell’organizzazione del Gabinetto Nazionale delle Stampe (tra cui Adolfo Venturi, Paul Kristeller, Federico Hermanin, Emilio Lavagnino, ecc..), per motivi di conservazione e per dare un ordinamento razionale alle collezioni, distaccarono via via dai volumi del Fondo Corsini molti disegni che vi si erano collocati. In taluni casi andarono distrutte anche le pagine di supporto. I fogli distaccati, scelti in generale fra i più significativi della collezione, vennero poi restaurati, sistemati entro passepartouts e collocati in scatole, secondo una classificazione per autori e per scuole più adeguata ai criteri adottati nelle altre collezioni pubbliche europee. Lo spostamento dai volumi alle scatole ha interessato nel tempo ca. 3000 disegni, quasi la metà dell’intero Fondo Corsini, che hanno in tal modo perduto il legame storico con i volumi di provenienza, dove essi erano assemblati seguendo un criterio tematico o di autore, spesso evidenziato nel frontespizio del volume stesso. Inoltre, sulle pagine di supporto dei volumi, in margine ai disegni, erano state nel tempo annotate numerose informazioni su di essi, utili per le nostre ricerche storico-artistiche.
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l progetto intende ripristinare idealmente, con il supporto degli strumenti informatici, l’integrità originale dei volumi, riportando virtualmente i disegni dalle scatole alle pagine che un tempo li accoglievano, analizzando anche la legatura e tutti i dati bibliologici dei volumi. In prospettiva, il progetto intende ricostituire la configurazione originaria di 52 volumi di disegni Corsini, così com’era nel 1895, con la sequenza completa delle pagine interne e di tutti i disegni in esse originariamente collocati. Per il momento è stata realizzata una fase-prototipo del progetto, che riguarda 3 volumi campione e che potrà configurarsi come progetto-pilota a livello internazionale. L’impegno di ricostruire virtualmente l’integrità dei volumi potrà offrire una quantità imprevedibile di informazioni (ancor di più se correlate a quelle degli altri siti museali) sul piano collezionistico, bibliologico, storico-artistico e del restauro. In concreto, il ripristino dei volumi di disegni Corsini offre la possibilità di:
1) conoscere l’aspetto originario dei volumi: legatura, titolo, frontespizio, numerazione delle pagine, iscrizioni e note apposte su di esse da bibliotecari, collezionisti, studiosi
2) ricostruire la sequenza dei disegni del volume, così come il collezionista l’aveva inizialmente concepita, comprese le pagine ora non più esistenti
3) ridurre considerevolmente la necessità di sfogliare, maneggiare gli originali, preservandoli dall’usura e dallo sfregamento
4) valutare l’alterazione fra lo stato originale e lo stato attuale del volume, dato essenziale per affrontare le problematiche del restauro
5) realizzare un esemplare cartaceo della ricostruzione virtuale di ciascun volume, disponibile presso la Sala di Consultazione dell’ICG, che consentirà di ricuperare, almeno in parte, la consistenza fisica del volume antico.