Biblioteca

La Biblioteca dell’Istituto centrale per la grafica raccoglie il patrimonio librario del Gabinetto Nazionale delle Stampe e della Calcografia.

Accanto alle collezioni di grafica si costituì una biblioteca di testi specifici, manuali e repertori, che rivestono un particolare interesse in quanto strumenti di acquisizione dei metodi di ordinamento delle antiche raccolte di stampe. Tra i più famosi si segnalano l’opera monumentale di Adam Bartsch, Le peintre graveur (1802-1821), e l’Idée générale d’une collection complète d’estampes, avec une dissertation sur l’origine de la gravure et sur les premieres livres d’images di Karl Heinrich Von Heinecken (1771). Il fondo bibliografico si è arricchito nel tempo, attraverso donazioni o acquisti, di cataloghi di mostre, monografie, riviste, volumi antichi illustrati come l’edizione padovana del  1637 della Mythologiae di Natale Conti, e l’edizione Pavoni del 1617 della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso che presenta decorazioni xilografiche a corredo del testo e tavole incise a bulino da disegni di Bernardo Castello.
Sono inoltre conservati i cataloghi di vendita delle stampe della Calcografia dal Settecento all’edizione del 1953 curata da Carlo Alberto Petrucci. Un’importante sezione tratta della tecnica e della storia della fotografia, con testi pubblicati dalla metà dell’Ottocento a oggi, il cui nucleo principale è costituito dalla donazione Miraglia/Bossaglia. Questo fondo è dedicato alla memoria della studiosa Marina Miraglia, pioniera e punto di riferimento degli studi sulla fotografia artistica.

Gli oltre 28.000 volumi conservati  nella Biblioteca dell’Istituto documentano gli studi sulla grafica, intesa nel senso più ampio del termine, antica e contemporanea.

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