il Bel Paese nei disegni dei bambini giapponesi

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COMUNICATO STAMPA

locandina per comunicato

Roma, Palazzo Fontana di Trevi – Via Poli, 54

3 – 17 ottobre 2002

La mostra è il frutto della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, la Fondazione Italia in Giappone, l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, l’Associazione Giapponese Etegami e Alitalia – Italia Tours per la realizzazione di uno dei progetti che hanno caratterizzato l’anno Italia in Giappone: il Progetto Etegami.

L’idea è stata quella di invitare i bambini giapponesi ad inviare all’Istituto Italiano di Cultura degli etegami, cartoline postali illustrate a mano, sulle quali avrebbero dovuto disegnare l’Italia secondo la loro fantasia. Hanno risposto all’invito 25.000 studenti di 2.565 scuole elementari e medie. I disegni pervenuti ci forniscono immagini curiose e suggestive della loro idea del nostro Paese, realizzate con tecniche che ci rimandano alla tradizione dei manga, i “disegni in libertà” che hanno dato vita ai famosi fumetti giapponesi.

Il catalogo, edito da Polistampa, pubblica una selezione di 300 etegami ed è suddiviso in sezioni, alcune dedicate alle città e ai monumenti storici, altre ad aspetti caratteristici della vita e della cultura italiana come la musica o la cucina, una sezione è interamente dedicata al personaggio di Pinocchio.

Una giuria, composta da rappresentanti degli enti organizzatori dell’evento e dal Professor Shigetoshi Osano, ordinario di Storia dell’Arte all’Università di Tokyo, ha selezionato le cartoline da pubblicare ed ha nominato i tre vincitori che verranno in Italia ospiti di Alitalia – Italia Tours.

Per presentare al pubblico i lavori dei ragazzi giapponesi, dal 1 giugno al 31 luglio 2002 è stata allestita una mostra in Giappone che ora l’Istituto Nazionale per la Grafica è lieto di ospitare in occasione dell’udienza al Quirinale concessa dal Signor Presidente della Repubblica per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla grande Rassegna di Italia in Giappone, la più grande ed articolata iniziativa di promozione dell’Italia all’estero mai attuata dal nostro Paese su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Associazione Italia Giappone, presieduta da Umberto Agnelli, di altri Ministeri, di Enti pubblici, e di aziende private. Una Rassegna che ha presentato al pubblico giapponese più di 700 eventi in 125 città del Giappone, eventi che hanno contribuito con successo agli scambi sia culturali che commerciali tra i due Paesi.

L’iniziativa si colloca tra le attività che l’Istituto rivolge ai suoi giovani fruitori per la sperimentazione e la conoscenza dei linguaggi grafici di produzione e riproduzione delle immagini, in particolare con l’attivazione di un laboratorio ludico-didattico realizzato in collaborazione con professionalità esterne.

La mostra è accompagnata dal catalogo edito da Edizioni Polistampa

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bambini alla calcografia

bambini3BL’Istituto Nazionale per la Grafica vuole riservare ai suoi giovani fruitori uno spazio attrezzato per sperimentare e quindi conoscere da vicino alcune tecniche di produzione e riproduzione delle immagini. I bambini, guidati da operatori specializzati, acquisiranno qualche strumento in più per la decodificazione e la comprensione dei messaggi visivi e soprattutto si avvicineranno inmaniera più vivace e stimolante ai materiali, agli strumenti e alle tecniche che sono all’origine dei disegni, delle stampe, delle matrici incise e delle fotografie conservate dall’Istituto. Quelli che seguono sono alcuni dei temi e delle tecniche che saranno affrontati nel laboratorio didattico “L’immagine e il suo doppio”:

· IL DISEGNO

· L’INCISIONE SU LASTRINE DI RAME-calcografia

· L’INCISIONE A RILIEVO-xilografia e litografia

· IL DISEGNO IN MOVIMENTO

· LA LUCE E LE IMMAGINI: LE PROIEZIONI DIRETTE

· L’IMMAGINE FOTOGRAFICA

· REALIZZIAMO UN LIBRO CON LE DIVERSE TECNICHE DI STAMPA

bambini1L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Piccola Cooperativa Informadarte, prevede un collegamento con i temi delle mostre in corso, durante la stagione espositiva 2002-2003, e una visita alla secolare Stamperia dell’Istituto.

L’ingresso è in via Poli 54.

La quota di partecipazione è di euro 5,00 a bambino per ogni incontro di laboratorio, con prenotazione ai numeri:

Istituto Nazionale per la Grafica

Ufficio Stampa Marcella Ghio 0669980238

Servizi Educativi Antonella Renzitti 0669980223

Piccola Cooperativa Informadarte TN_informadarte3493569159 – 06.4466974

INTRODUZIONE

fantasilandiaLe storie raccolte in questo libro sono nate dalla fantasia dei bambini, ma anche dalle esperienze vissute a scuola e in famiglia. Fantasia e realtà si confondono nei racconti grazie alla capacità, tipicamente infantile, di far parlare cose e animali, animali e persone, persone e oggetti: ciò che ad un adulto è precluso o concesso solo se rientra nella categoria “dell’arte” è per fortuna sacro e ritenuto fondamentale per un bambino. Sulla base di simili presupposti, il laboratorio di scrittura è stato avviato lasciando piena libertà di espressione e, consapevoli che si scrive solo se si ha qualcosa da dire, intervenendo per rendere più chiara l’espressione scritta o per suggestionare ulteriormente la vena fantastica con letture scelte e sperimentate di volta in volta in classe.

gattoA proposito della lettura, è d’obbligo ripetere una frase che si ascolta in diverse occasioni, “è importante leggere”, tuttavia è necessario chiarire che essa non ha alcun significato per il bambino se non c’è coerenza operativa da parte dell’adulto; i brevi racconti del libro e gli altri sparsi nei quaderni non sarebbero stati scritti senza il supporto dell’attività di biblioteca e di lettura animata; in molte storie infatti ricorrono i personaggi e gli ambienti di sempre: principi e principesse, streghe, gnomi, sirene, animali, eroi e bambini, rivisitati dalla propria sensibilità e unicità. Ogni storia, poiché è stata rigorosamente scelta dagli autori, meriterebbe un’attenzione particolare: in ogni parola, frase, situazione narrativa o descrittiva si nascondono le aspettative, le richieste, le difficoltà, le soddisfazioni del bambino; la scrittura diventa, in tal senso, mezzo per comunicare con gli altri, il suggerimento che possiamo dare noi, in qualità di educatori, e ai genitori che guidano il percorso formativo è di non ritenere scontato o banale ciò che può aiutare a capire un’età fondamentale della vita.

bambini5Un ringraziamento particolare rivolgiamo agli operatori dell’Istituto Nazionale perla Grafica che, in occasione della Settimana della Cultura, hanno permesso agli alunni di avvicinarsi all’arte della Calcografia: alle storie sono allegate le relative stampe che completano e arricchiscono il laboratorio di scrittura. Fondamentale è stata la collaborazione dei genitori rappresentanti di classe che, mettendo a disposizione la loro esperienza e il loro tempo, hanno reso possibile la realizzazione del libro. Ci auguriamo che il percorso continui negli anni successivi. Le insegnanti Filomena Cerullo, Libera Cozzolino, Lina Giustiniani, Antonietta Valva, Gabriella Puliti, Loredana Macrì, suor Teresa.

 

Questo libro è stato progettato e illustrato dai bambini delle classi IID-IIE con l’assistenza delle insegnanti, dei genitori e degli operatori dell’Istituto Nazionale per la Grafica in numero di 70 esemplari.

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Per il progetto Etegami “Alla ricerca dell’Italia” sono arrivate le cartoline “Etegami” piene di originalità che i bambini hanno disegnato o dipinto con molto impegno sulla base di ricerche da loro stessi effettuate. Fra le venticinquemila cartoline pervenute non ce ne sono due uguali. Questo dimostra che tutti i bambini che hanno pensato all’Italia avevano ognuno un’idea differente di questo paese. Grazie per aver partecipato. Ma che cosa sono in realtà queste cartoline “Etegami” ? Sapendone un po’ di più questo catalogo diventerà più interessante e forse finirà con l’appassionarvi.

 

I sette punti essenziali delle cartoline “Etegami”

1. Non bisogna essere bravi, anzi non essere bravi è meglio. Le Etegami sono cartoline che contengono un disegno. Il motto delle Etegami è “anche non essere bravi va bene, anzi, non essere bravi è meglio”. E’ sufficiente che il disegno sia fatto con impegno e con sentimento, non è necessario essere bravissimi. Questo perche’ al mondo non c’è che una sola Etegami che racchiuda i sentimenti della persona che l’ha fatta. Inoltre in una Etegami scritta a modo proprio e con impegno si sente la personalità dell’ individuo. La cosa importante è il modo di sentire la propria cartolina, considerando il fatto che quell’opera originale e’ unica in tutto il mondo, e quindi di per se stessa ha un valore piu’ importante della bravura.

2. Non fare la brutta copia Nelle Etegami non c’è il concetto di “ho sbagliato!”. Quindi ogni prova e’ definitiva. Quando facciamo la brutta copia ci viene in mente l’idea che dobbiamo poi fare qualcosa di meglio e che alla fine deve venir fuori un lavoro splendido e percio’ ci preoccupiamo di fare una bella figura. Una bella apparenza finisce per avere la priorità su un’opera che esprima noi stessi. Visto che dopo tutto si tratta solo di una “cartolina”, possiamo accontentarci che rappresenti la spontanea ispirazione di chi la disegna. La Etegami improvvisata e senza brutta copia deve diventare un veicolo di trasmissione dello stato d’animo del momento in cui è stata scritta e delle cose che si volevano esprimere in quell’attimo.

3. Disegnare dopo aver osservato bene e disegnare in grande. Le Etegami non devono seguire un modello prestabilito. Al contrario, devono rispettare il principio di “fissare strenuamente l’originale senza mai distogliere lo sguardo”, cioè disegnare dopo aver osservato attentamente l’originale. Se guardiamo attentamente la frutta, la verdura, i fiori e tutte le altre cose che sono intorno a noi, ci accorgiamo di particolari che fino ad oggi non avevamo notato. Sulle cartoline “Etegami” suggeriamo di “disegnare in grande” aumentando le dimensioni degli oggetti anche due o tre volte e, a furia di guardare con attenzione, quasi senza accorgersene, lo spirito di osservazione si andrà affinando. Anche se sulla cartolina non ci sta tutto il disegno, non è un problema. La persona che guarda immaginerà a modo suo la parte che non è disegnata.

4. Raffigurare una cosa sola Alle persone che per la prima volta cominciano a disegnare una Etegami, consigliamo di scegliere una cosa sola come soggetto del loro lavoro. Prendiamo un solo soggetto per poter continuare a fissarlo senza distogliere lo sguardo.

5. Tracciare le linee con cura e lentamente Quando tracciamo le linee di contorno in fretta, finiamo per dimenticare di osservare con attenzione l’ oggetto. Se disegniamo lentamente possiamo farlo con maggiore concentrazione. Inoltre più si procede lentamente più facilmente si manifesta il sentimento. Lo scopo di tracciare una linea lentamente è “disegnare concentrando tutte le nostre energie nel pensare alla persona per la quale stiamo facendo questa cosa”. Infatti un tratto espressivo è qualcosa che appare solo quando tracciamo un segno con tutte le nostre energie. Quindi l’importante è disegnare concentrandosi per esprimere quello che sentiamo.

6. Spedire sempre quello che si è fatto Spediamo sempre le Etegami che abbiamo fatto! Il senso di una cartolina non è: quando sono diventato bravo, la spedisco, visto che non è venuta come volevo non la spedisco!. L’idea di fare uno sbaglio non appartiene allo spirito delle Etegami. Quand’anche uno pensa di aver fatto male una Etegami, visto che la ha fatta secondo la propria personalità, la Etegami rimane l’ espressione di quello che uno ha voluto dire in quel momento. E questo produce un fascino particolare. Le Etegami distribuiscono felicità. Visto che sia le persone che le fanno sia quelle che le ricevono si divertono si rallegrano; spediamole sempre! Tracciare le linee con cura e lentamente

7. Scrivere le parole con il cuore Per quanto riguarda poi le parole che corredano il disegno, è importante che siano poche, e che siano scritte con naturalezza così come sono state sentite nel proprio animo. Non bisogna preoccuparsi se non sempre queste parole hanno relazione con le cose raffigurate. Il bello delle Etegami è che non importa essere schiavi della rigida forma epistolare. Non sono necessarie le forme iniziali di saluto che si trovano di solito nelle lettere. Scriviamo con una calligrafia chiara pensando a chi leggerà.

Che ne pensate? Avete capito come i bambini hanno fatto queste Etegami concentrandosi e fissando le cose che volevano rappresentare? Avete capito il senso delle parole che, come se si rivolgessero a qualcuno, ballano vivacemente e con naturalezza sulle cartoline? Se attraverso questo progetto l’Italia è diventata un paese più vicino a noi, e se abbiamo avuto un ruolo nella crescita dei buoni sentimenti e nell’educazione al senso di internazionalità dei bambini, potremo considerarci molto soddisfatti. Kunio Koike Presidente Associazione Giapponese Etegami

 

INFORMAZIONI UTILI

Sede: Roma, Palazzo Fontana di Trevi – via Poli 54

Periodo di apertura: 3 – 17 ottobre 2002

Orari di apertura: dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Prezzi del biglietto di ingresso:

intero 6.00

ridotto 4.00 : minori di 18 e maggiori di 65 anni e gruppi;

gratuito: studenti scuole elementari e medie, disabili, giornalisti.

Il biglietto consente l’ingresso alle mostre “Luigi Ghiri” e “David Hockney”

Ufficio Stampa :

Istituto Nazionale per la Grafica Marcella Ghio  –  tel. 390669980238 – fax 390669921454

Associazione Civita Barbara Izzo – tel. 3906692050220 – fax 390669942202

Informazioni:

Servizi Educativi – Antonella Renzitti – tel. 390669980223

 

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