Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento

Istituto centrale per la grafica – Sale espositive del Palazzo della Calcografia

via della Stamperia 6

20 settembre 2023  – 7 gennaio 2024

NUOVA PROROGA!

FINO ALL’11 FEBBRAIO 2024

Si inaugura martedì 19 settembre 2023 presso l’Istituto centrale per la grafica la mostra Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, dedicata alla via Appia celebre strada consolare in occasione della sua candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO proposta dal Ministero della Cultura lo scorso gennaio.

L’esposizione, curata da Gabriella Bocconi e ospitata nelle sale dell’istituto fino al 7 gennaio 2024 intende celebrare il prototipo dell’intero sistema viario romano e le numerose testimonianze infrastrutturali, archeologiche e architettoniche presenti lungo il suo percorso che rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza.

In mostra circa 70 opere, selezionate tra le oltre 300 presenti nelle collezioni dell’Istituto dedicate all’antica Regina Viarum, che raccontano attraverso disegni, incisioni, matrici, libri e fotografie la fortuna iconografica dell’Appia con opere di Giovan Battista Piranesi, Marteen Van Heemskerck, Etienne Du Perac, Walter Crane, Umberto Prencipe, Luigi Rossini, Felice Giani, Nicolas Didier Boguet, Philipp Hackert.

Come sottolinea Maura Picciau, Direttrice dell’Istituto centrale per la grafica: “Una strada non è mai soltanto un tracciato, perché le sovrapposizioni storiche così come i bivi e gli incroci sempre la rendono un flusso di informazioni, impressioni, emozioni”.

Regina Viarum valorizza il patrimonio dell’Istituto considerando come termini geografici il Septizodium, edificio di età severiana costruito nel 203 d.C. e distrutto tra il 1588 e il 1589, scenografico punto di arrivo per coloro che giungevano a Roma da sud, e le colonne presso il porto di Brindisi affacciate sulla Grecia e il Medio Oriente. Da Roma a Brindisi, la mostra presenta attraverso le opere come i diversi linguaggi della grafica hanno raccontato l’Appia antica e i territori a essa collegati, dall’interesse prevalentemente archeologico del XVI secolo, al paesaggio romantico, fino allo sguardo fotografico delle immagini di Otto/Novecento di Alinari e Moscioni e delle foto di documentazione del Fondo Cambellotti.

Una mostra in cui – spiega Gabriella Bocconi – “Disegni, incisioni e fotografie si intersecano in analogie visive e descrivono una porzione del Paese che ancora oggi colpisce per le suggestioni derivate dalle bellezze naturali e monumentali, che ha guidato gli sguardi di chi ha proiettato negli straordinari panorami l’intimità del proprio stato d’animo.”

Il percorso espositivo evidenzia un paesaggio in cui l’attenzione per l’antichità, lo studio dell’architettura e le suggestioni della natura si susseguono e si alternano tra tangenze, sovrapposizioni e dissonanze. Le opere esposte, collocate prevalentemente secondo un criterio cronologico, documentano metodi di osservazione e analisi, restituiscono un racconto per immagini che si sviluppa dal Cinquecento al Novecento. Al di fuori di questo arco temporale il compito di documentare la visione contemporanea è affidato alla fotografia di Olivo Barbieri scelta tra gli scatti di Alfabeto incompiuto dedicati al parco archeologico di Venosa, patria di Orazio, che l’artista ha prodotto per la collana Altri sguardi, curata da Maura Picciau e dedicata al patrimonio artistico nazionale.

In occasione della mostra l’Istituto centrale per la grafica realizzerà sul proprio catalogo online www.calcografica.it un’apposita sezione dedicata alle opere relative alla via Appia che conserva, e che sarà costantemente aggiornata con capillari ricognizioni ed eventuali nuove acquisizioni.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Dario Cimorelli editore, con contributi di Rita Bernini, Gabriella Bocconi, Angiola Maria Canevari, Franco Fanelli, Lucia Ghedin, Giorgio Marini, Gabriella Pace, Maria Giulia Rinaldi, Isabella Rossi, Giovanna Scaloni, Luca Somma, Silvia Trisciuzzi, (con presentazioni di Maura Picciau e di Angela Maria Ferroni) che analizzano aspetti iconografici, storici e tecnici.

Una sezione del catalogo infine è dedicata alla poesia con i versi, per la maggior parte inediti, che Domenico Adriano, Maria Clelia Cardona, Barbara Carle, Anna Cascella Luciani, Francesco Dalessandro, Roberto Deidier, Elio Pecora, Giancarlo Pontiggia, Marco Vitale hanno composto per la ‘Regina delle Strade’.

Per acquistare il catalogo: www.dariocimorellieditore.it

Sede della mostra

Istituto centrale per la grafica, Sale espositive del Palazzo della Calcografia, via della Stamperia, 6

Anteprima per la stampa

martedì 19 settembre 2023 ore 11.30

Inaugurazione della mostra

martedì 19 settembre 2023, ore 18.00 (ultimo ingresso 22,30)

Date di apertura

20 settembre 2023 – 7 gennaio 2024 – NUOVA PROROGA! FINO ALL’11 FEBBRAIO 2024

Giorni e orari

martedì – domenica, ore 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Aperture straordinarie

Lunedì 25 dicembre 2023 – Natale

Lunedì 1° gennaio 2024 – Capodanno

Ingresso libero

Non è possibile accedere all’Istituto con bagagli, zaini e borse di grandi dimensioni. Non sono disponibili armadietti o guardaroba.

 

 

     

     

    L’Istituto centrale per la grafica custodisce circa 24.000 matrici incise che vanno dal XVI al XXI secolo: la più grande collezione di questo genere al mondo.
    Da molti anni ormai le matrici che conserviamo non si possono più stampare per motivi conservativi.
    Oggi, per far vivere ancora questi preziosi oggetti, i tecnici dell’Istituto hanno messo a punto un innovativo metodo di replica delle matrici, utilizzando una resina epossidica: ciò consente di ottenere stampe calcografiche incredibilmente simili a quelle originali. In occasione della mostra Regina Viarum, l’Istituto ha scelto di produrre una matrice in resina epossidica della veduta piranesiana del Sepolcro di Metella detto Capo di Bove.

    Le stampe tratte da questa matrice replica, realizzate a mano con il tradizionale metodo di stampa calcografica nella storica Stamperia dell’Istituto, saranno disponibili in numero limitato nel periodo della mostra.

    Il costo della stampa è di € 50.

    Per prenotazioni e modalità d’acquisto, scrivere a: ic-gr.stamperia@cultura.gov.it

    oppure telefonare allo 0669980224

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